Ambito 19 – PERCORSO NEOASSUNTI. INDICAZIONI NORMATIVE

Modello di formazione per l’a.s. 2023-2024

Il percorso formativo è articolato in 4 distinte fasi, QUI DI SEGUITO PRESENTATE.

Si conferma determinante il ruolo del docente tutor nel suo compito precipuo di affiancamento del docente neoassunto durante tutto il percorso di formazione e di prova, con compiti di collaborazione e supervisione professionale.

Tutte la attività del percorso formativo sono da intendersi aggiuntive rispetto agli ordinari impegni di servizio e alla partecipazione ad altre iniziative di formazione. Rivestono carattere di assoluta obbligatorietà.


1. incontri propedeutici e di restituzione finale (per un totale di 6h)

Tali incontri avranno carattere informativo e di stimolo culturale. In tali contesti saranno fornite indicazioni sulle diverse fasi del percorso di formazione e saranno
illustrati i materiali di supporto per la successiva gestione delle attività. Ecco il calendario per l’Ambito 19:

  • 11 dicembre (SECONDO CICLO)
  • 12 dicembre (INFANZIA e PRIMO CICLO)
INCONTRI INIZIALI (3h, dalle 15:00 alle 18:00)
  • 6 maggio (SECONDO CICLO)
  • 7 maggio (INFANZIA e PRIMO CICLO)
INCONTRI FINALI (3h, dalle 15:00 alle 18:00)

2. laboratori formativi e/o visiting (per un totale di 12h)

La struttura dei laboratori formativi implica complessivamente la fruizione di 12 ore di formazione. Le attività si articolano, di norma, in 4 incontri in presenza della durata di 3 ore. Sulla base dei contenuti offerti, del livello di approfondimento, della dimensione operativa, potranno essere adottate soluzioni differenziate, con durata variabile dei moduli. L’art.8, comma 4, del DM 226/2022 individua le aree trasversali utili alla strutturazione dei laboratori formativi, fermo restando che altri temi potranno essere inseriti in considerazione dei bisogni formativi di ogni contesto territoriale e delle diverse tipologie di insegnamento.

Durante questo anno scolastico appare comunque di particolare interesse dedicare una specifica attenzione ai seguenti temi:

  • attività di orientamento; ruolo dei docenti tutor e orientatore (nei percorsi di istruzione secondaria);
  • gestione della classe e delle attività didattiche in situazioni di emergenza,
  • tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo;
  • ampliamento e consolidamento delle competenze digitali dei docenti;
  • inclusione sociale e dinamiche interculturali;
  • bisogni educativi speciali;
  • innovazione della didattica delle discipline e motivazione all’apprendimento
  • buone pratiche di didattiche disciplinari;
  • gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo e cyberbullismo, discriminazioni;
  • percorsi per competenze relazionali e trasversali;
  • contrasto alla dispersione scolastica;
  • insegnamento di educazione civica con particolare riferimento alla prevenzione e al contrasto delle dipendenze;
  • valutazione didattica degli apprendimenti;
  • valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);
  • educazione alla sostenibilità;
  • Piattaforma eTwinning: www.etwinning.net
  • Piattaforma ELISA: www.piattaformaelisa.it

A domanda degli interessati saranno programmate, a cura degli Uffici Scolastici Regionali (NON DELLE SCUOLE POLO), visite in presenza di docenti neoassunti, singolarmente o organizzati in piccoli gruppi, presso le scuole di accoglienza che si caratterizzano per una consolidata vocazione all’innovazione organizzativa e didattica. Le visite, per il loro carattere esperienziale di immersione nel quotidiano, dovranno essere capaci di suscitare motivazione, interesse, desiderio di impegnarsi in azioni di ricerca e di miglioramento e sono finalizzate a favorire il confronto, il dialogo e il reciproco arricchimento. Questa attività dovrà prevedere la durata massima di due giornate di full immersion nelle scuole accoglienti, pari ad un massimo di 6 ore per ognuna delle due giornate ed è considerata sostitutiva, relativamente alla sua durata, del monte-ore dedicato ai laboratori formativi.


3. peer to peer ed osservazione in classe (per un totale programmato di 12h)

All’attività di osservazione in classe sono dedicate almeno 12 ore. Ad ogni docente in periodo di formazione e prova è affiancato un tutor di riferimento, individuato dal Dirigente scolastico attraverso un opportuno coinvolgimento del Collegio dei docenti e che dovrà seguire il docente nel percorso di formazione fin dal suo inizio. Il docente tutor deve appartenere preferibilmente alla stessa disciplina, area disciplinare o tipologia di cattedra e possibilmente operante nello stesso plesso del docente in periodo di formazione e prova. In caso di motivata impossibilità, si procede alla designazione per classe affine ovvero per area disciplinare. In nessun caso si potrà superare la quota di tre docenti in percorso di formazione e prova affidati ad un medesimo tutor. In questo quadro complessivo, la figura del tutor accogliente assume particolare rilievo: assicura il collegamento con il lavoro didattico sul campo e si qualifica come “mentor” per gli insegnanti neoassunti.

Il docente tutor presenta al Comitato di valutazione le risultanze emergenti dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neoassunto. Al fine di riconoscere l’impegno del tutor durante l’anno di prova e di formazione, le attività svolte (progettazione, confronto, documentazione) potranno essere attestate e riconosciute dal Dirigente Scolastico come iniziative di formazione a tutti gli effetti. I Dirigenti Scolastici avranno cura di prospettare ai tutor gli impegni da affrontare. Anche per i docenti che devono ripetere il periodo di formazione e prova è prevista la nomina di un docente tutor, possibilmente diverso da quello che lo ha accompagnato nel primo anno di servizio. Si conferma il ruolo significativo e l’impegno attivo del Dirigente scolastico nel proporre le attività formative ai docenti in periodo di formazione e prova, con particolare riferimento a:

  • stipula del Patto formativo di sviluppo professionale;
  • osservazione e visita alle classi.

Si confida, pertanto, in un contatto frequente tra Dirigente scolastico e tutor. Per ogni docente in periodo di formazione e prova il Dirigente Scolastico presenta al Comitato di Valutazione una relazione, comprensiva della documentazione delle attività di formazione, delle forme di tutoring e di ogni altro elemento informativo o evidenza utile all’espressione del parere.


4. formazione on line (per un totale stimato di 20h).

Le attività on line, della durata di 20 ore complessive, si configurano in modo strettamente connesso con le attività in presenza, consentendo di documentare il percorso, riflettere sulle competenze acquisite, dare un “senso” coerente all’agire complessivo. La presentazione del portfolio professionale al Comitato di Valutazione sostituisce l’elaborazione di ogni altra relazione.

 
TAPPE DEL PERCORSO
  • IN BLU: ATTIVITÀ ASINCRONA su piattaforma INDIRE (ATTIVA DA FINE NOVEMBRE 2023)
  • IN ROSSO: ATTIVITÀ SINCRONA IN PRESENZA

 
COME SI VALUTA L’ANNO DI FORMAZIONE E PROVA?

L’art.13 del DM 226/2022 stabilisce le procedure per la valutazione del percorso di formazione e fissa le scadenze temporali in cui queste dovranno svolgersi.
Il percorso è rappresentato dall’Allegato A POSTO COMUNE e POSTO SOSTEGNO, che struttura i momenti di osservazione in classe da svolgersi da parte del Dirigente scolastico e del Tutor, evidenziando in maniera oggettiva le caratteristiche dell’attività didattica del docente neo-immesso. Le schede, debitamente compilate, entrano a far parte del materiale sottoposto al Comitato di Valutazione.
Nello specifico, il Comitato di Valutazione, convocato dal Dirigente Scolastico, compie la verifica delle competenze didattiche pratiche del docente in prova, traduzione delle conoscenze teoriche disciplinari e metodologiche secondo quanto riportato nel Piano di sviluppo professionale, per l’espressione del parere sul
superamento del percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio attraverso il colloquio, nell’ambito del quale è svolto il test finale, che consiste

“nella discussione e valutazione delle risultanze della documentazione contenuta nell’istruttoria formulata dal tutor accogliente e nella relazione del dirigente scolastico, con espresso riferimento all’acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso di formazione e periodo annuale di prova”.

  • Il colloquio. Il docente lo sostiene innanzi al Comitato. Il colloquio prende avvio dalla presentazione delle attività di insegnamento e formazione e della relativa documentazione contenuta nel portfolio professionale e nelle schede di cui all’Allegato A, già in possesso del Dirigente scolastico e trasmessi preliminarmente (almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio) allo stesso Comitato. Si suggerisce di attenzionare particolarmente, in questa fase, tutti gli elementi contestuali che in qualche modo hanno influito sul percorso esperienziale del docente in valutazione, della sua partecipazione alla vita della scuola, delle forme di tutoring e di ogni altro elemento utile a chiarire la personalizzazione del percorso formativo compiuto, invitando il docente stesso a “raccontare” e a “raccontarsi” al Comitato; dall’altro lato, vanno considerate le evidenze della capacità didattica, utilizzando gli indicatori e i descrittori dell’Allegato A come griglia di verifica del pieno possesso ed esercizio dello standard professionale.
  • Il Test finale. Nella sua formulazione, il test verterà sulle risultanze della documentazione contenuta nell’istruttoria compiuta dal tutor accogliente e nella relazione del Dirigente scolastico, e riguarderà espressamente la verifica dell’acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso formativo. Il test finale concorre, insieme con il colloquio, alla valutazione del percorso di formazione del docente in anno di prova.

 

PERSONALE DOCENTE TENUTO A SVOLGERE IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA:
  • docenti al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato, a qualunque titolo conferito, che aspirino alla conferma nel ruolo;
  • docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti. In ogni caso la ripetizione del periodo comporta la partecipazione alle connesse attività di formazione, che sono da considerarsi parte integrante del servizio in anno di prova;
  • docenti che, in caso di mancato superamento del test finale e di valutazione negativa, devono ripetere il periodo di formazione e prova;
  • docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo;
  • docenti vincitori di concorso, che abbiano l’abilitazione all’insegnamento o che l’acquisiscano ai sensi dell’articolo 13, comma 2 del Decreto Legislativo del 13 aprile 2019, n. 59 e ss.mm., che si trovano al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato;
  • docenti assunti a tempo determinato in attuazione delle procedure di cui all’articolo 5, commi da 5 a 12, del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2023, n. 74;
  • docenti assunti a tempo determinato in attuazione delle procedure di cui all’articolo 59, comma 9-bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73. Qualora il personale interessato abbia già esperito positivamente il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado, sarà comunque tenuto ad acquisire i 5 CFU di cui all’articolo 18 del Decreto ministeriale 22 aprile 2022, n. 108.

Ai sensi del D.M n. 226/2022, il superamento del periodo di formazione e prova è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno centottanta giorni nel corso dell’anno scolastico, di Cui almeno centoventi per le attività didattiche, al superamento del test finale e alla valutazione positiva del percorso di formazione e periodo di prova in servizio. Fermo restando l’obbligo delle 50 ore di formazione previste, i centottanta giorni di servizio e i centoventi giorni di attività didattica sono proporzionalmente ridotti per i docenti con prestazione o orario inferiore su cattedra o posto. I termini indicati per la validità del periodo di prova trovano applicazione anche nei confronti dei vincitori della procedura di cui all’articolo 59, comma 9 bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73.

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